La mucca e i semi di zucca

(Testo: Pallavicini; musica: Massara)

 

 

C´è un vecchio proverbio che dice:

Chi non s´accontenta e vende la sua mucca

Resta solo a pane e zucca

 

Mio fratello, fratello di latte

Viveva in campagna a due passi da me

Aveva una mucca, una mucca pregiata

Razza migliore, migliore non c´è!

Che la, che latte, ragazzi, che latte che dava

Venivano a berlo fin dalla città

E lei con quegli occhi celesti e profondi

Guardava il padrone con grande bontà

 

Ma come tutta la gente del mondo

Che non si accontenta di quello che ha

Mio fratello voleva altre cose

L´erba degli altri è più verde, si sa

 

Così al mercato di Monte Supino

Mio fratello la mucca portò

Con dieci oche ed un cavallino

Senza pensarci lui la scambiò

Ma approfittando della confusione

Che al mercato la gente creò

Il cavallino scappò per i campi

E il nuovo padrone da solo lasciò

 

Le dieci oche facevan fracasso

E mio fratello non le sopportò

Così per un pugno di semi di zucca

A un tizio un po´ sordo le regalò

 

E come tutta la gente del mondo

Che non si accontenta di quello che ha

Mio fratello perdette la mucca

E come campare adesso non sa

 

E pianta le zucche, e pianta le zucche

E sogna le mucche che più non avrà

 

E pianta le zucche, e piante le zucche

E sogna le mucche che più non avrà

 

 

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