L´ocona Sgangherona

(Testo e musica: Concato)

 

 

C´era una volta l´ocona Sgangherona

Morbida e larga come una poltrona

Era cresciuta in un vecchio casale

Sempre al lavoro e stava un po´ male

 

Era simpatica la Sgangherona

Era un po´ tozza, non era bella

Ma stava in guardia ed era brava

Faceva proprio da sentinella

 

Poi una sera fece fagotto

Con un grazioso fardello nel becco

Sotto le stelle si mise in cammino

"Camminerò finché viene mattino!"

 

Chi la incontrava diceva: "Che bella

Quell´oca grassa, che caracolla!"

Ma Sgangherona sentendosi inquieta

Faceva finta di avere una meta

 

Dopo due giorni e due notti di viaggio

La Sgangherona si fece coraggio

Lasciò la strada che andava a Corfù

E in un laghetto si buttò giù

 

Un anno dopo passando di lì

Chi la vedeva, diceva così:

"Guarda che furba, la Sgangherona

Morbida e larga come una poltrona

Dal più bel cigno si è fatta sposare

E adesso tutti vanno a guardare

Han sette piccoli grassi cignetti

E tanti amici, castori e folletti!"

 

Mentre l´ocona caracollando

Balla un bel valzer col cigno Rolando

Nel lago i pesci, nel cielo i gabbiani

Un bimbo ride e gli batte le mani

 

Nel lago i pesci, nel cielo i gabbiani

Un bimbo ride e gli batte le mani

 

 

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